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CONOSCERE IL VENTO
Ed. Otma

Dipinto astratto "Esplosione"
Copertina "Conoscere il vento" di Principia Bruna Rosco

Il libro, dedicato alla Mamma, come per dirLe riconoscente: “guarda con orgoglio quello che sono diventata, mamma, grazie a Te” è  l' autobiografia di Principia Bruna Rosco perché il vento rappresenta quella forza della natura che l'autrice è nella vita.

L'autrice è soffio di vento, commovente, quando accompagna le foglie caduche nell'ultimo viaggio; è il vento, dolce, che sorregge i gabbiani in volo; è il vento, potente, che piega le piante; è il vento, minaccioso, che solleva le onde.

Possiede, quindi, quella forza che può spazzare ogni cosa, ma, nello stesso tempo, quella bontà nell'agire nell'armonia della natura e della vita, perché...vera creatura di Dio.

                                                    

Generale di Brigata Camillo De Milato - Comandante Militare Esercito Lombardia

Principia Bruna Rosco aveva dodici anni quando è venuta a Milano, dove ha svolto gran parte della sua attività artistica. Quindi, Milano per lei è diventata, di fatto, motivo conduttore della sua arte, nonché la sua “grande madre” che comprova la sua crescita culturale di cui ognuno deve sapersi fare carico. La Rosco non racchiude il suo estro artistico nella sola arte pittorica, ma la comprende e si compenetra anche nella scrittura e nella poesia, diventando un tutt’uno nella trasmutante articolazione delle stesse. Questo speciale coraggio di mettersi in gioco fa sì che la tensione creatrice non si addormenti, anzi, implicitamente, amplifica l’energia portandola al massimo grado astrale di proiezione dell’immaginario. Rosco, dunque, opponendosi con tutte le sue forze ad una limitata unica specializzazione, prosegue il suo discorso artistico in due mondi apparentemente antitetici. Nel suo essere pittrice, giornalista, scrittrice e poeta, pertanto, si materializza un nuovo destino per questa artista a tutto tondo, emotivamente partecipata a rendere la sua realtà vivente interiore in costante movimento.        La Rosco, attraverso la presentazione di mostre di pittura e di libri,  ha percorso e conosciuto l’Europa e l’America, luoghi che hanno avuto un ruolo fondamentale nello stimolare una crescente emozione verso l’arte che svolge a 360°. Il bagaglio culturale l’ha portata ad ottenere risultati grandiosi, a prescindere dalla sua volontà.  Come ogni artista è innamorata delle proprie opere sia pittoriche che letterarie, le stesse le danno quella particolare emozione che la porta a lavorare senza soste. Le sue opere da sempre fanno parte di importanti collezioni italiane e straniere. La storia ci dimostra che molti artisti solo postumi hanno trovato la notorietà e l'apprezzamento dei più, mentre pochissimi godono della notorietà e del successo in vita e, uno di questi, è Principia Bruna Rosco. L’arte, dunque, la fa con passione, ma anche per scoprire e trovare soluzioni atte a migliorare la propria e l’altrui esistenza, affinché ci si possa liberare dallo schema di base che la vita senza vitalità esige. Le poesie sono visioni riempite di umanità, immagini che emergono prepotentemente dall’inconscio, corredate da parole e messaggi dove emergono i temi eterni, fissi e riconoscibili dell’amore.

 

Dario Mernone - giornalista-editore

 

 

CONOSCERE IL VENTO  

 

Per uscire dalla prigione devi conoscere il vento

magnetico e affascinante, che penetra squilibrato nelle ossa;

 

devi assaporare il dolore

quando arriva smisurato, senza limiti e nella luce del sole che acceca;

 

devi appartenere al mondo

libera di piangere, ridere e vivere la vita senza condizioni;

 

devi prepararti a partire
senza paura dell’indipendenza conquistata;

 

devi passare dal buco della serratura

e combattere una o mille guerre per cercare la verità;

 

devi toglierti i vecchi vestiti colorati di nero

lasciarti purificare dal fiume della giustizia;

 

devi imparare a vivere o morire

strappando dalla carne nuda le macerie cristallizzate;

 

devi onorare la morte dei nostri soldati

orfani dei cimiteri e travolti dall'orrore della storia di sempre;
 

devi avere un sogno da raggiungere

cercarlo nel vento, nel cielo, nella terra, bagnato dalla pioggia e farlo tuo;

 

devi guardare in faccia i volti della gente

quelli segnati dalla violenza e votati al silenzio;

 

devi vivere fra i morti 

senza la paura del buio né delle cicatrici sul tuo corpo:

 

devi conquistare la pace

testimoniarla anche quando la sorte l’abbandona;

 

devi guardare dentro la tua vita

gettando le ceneri della sua miseria nelle profondità della terra;

 

devi sapere che i tuoi figli non ti appartengono

essi devono essere liberi di assaporare la vita nell’universo;

 

devi fidarti in un amico

la sua mano ti sosterrà senza timore di cadere;
 

devi dare più tempo al tuo tempo

un giorno ti lascerà nella casa del sonno;
 

devi credere alla resurrezione

quando la morte busserà alla tua porta;

 

devi cercare l’emozione

il suo profumo ti inebrierà di primavera con il calore dell’estate;

 

devi vivere l’attimo di un amore nuovo

nello schiudersi del suo mistero il bisogno di felicità sarà saziato;
 

devi essere te stesso
testimoniare te insieme agli altri e gli altri insieme a te;

 

devi dare un senso alla tua vita

e pregare quel Dio che ogni giorno s’incontra e si lascia per la strada;

 

Sì, per uscire dalla prigione devi conoscere il vento.

L’ATTESA

 

Mi dicevi che amare è vivere libera

di urlare il mio dolore

inconfessato

di abbracciare l’ignoto

con le mie paure

i miei dubbi

di negare l’idea di me stessa

d’ascoltare il mio bisogno d’assoluto

di seguire i venti di guerra

e lottare

e lottare per qualcosa che non muore.

Sei fuggito nella tempesta

per tornare col vento

trafitto dall’uragano

mascherato

con il volto desiderato

per morire ingannata

nei tuoi occhi di silenzio.

Mi hai strappato le braccia e gli occhi

non posso più stringere il mondo

non posseggo più la luce del sole

né la notte con la sua luna

e combatto battaglie sbagliate

per uccidere o morire.

Le mie mani si sono cancellate

persa ogni sua sembianza

e mi siedo sulla riva del mare

dove rimbalzano pezzi di memoria

mentre il vento scrive il tuo nome

per colmarmi del vuoto di te

per ritrovarti sull'onda

nella nuvola che si specchia di me.

Il vento non c’è più

la maschera non ha svelato la verità

la sofferenza non è diventata poesia

e non sento più la sete di questo mare

né la fedeltà alla Patria

cerco un Dio con la sua furia

per  celebrare il deserto che sono

in ogni mia ora compiuta.

L’onda di morte non verrà

nel cavo delle mie rughe

l’aquila volerà frantumandosi

mentre  sui fogli scrivo parole

sulla tela dipingo vibrazioni 

danzo con i miraggi

raccolgo frantumi di memorie

per fermare il tempo

o ricominciare a svanire.

Nell'infinito della mia poesia

ti porterò lontano

forse

per aspettarti.

DOPO I VERSI VADO LONTANA

 

Nei sogni, ti aspettavo

a Parigi,

Amsterdam,

Vienna

ma sei qui

davanti a me

per le strade di Milano

e aspetti il solito addio.

Io, con il sentimento di roccia

la crudeltà dei miei anni

la febbrile ribellione

i sofferti ritorni

a donarti la mia risata.

E poi

tu  a cercare l’allegria

delle donne ai tavoli

e già dimentichi la mia vita inquieta

e la mia solitudine

sulla riva del fiume

dove mi ritrovo a scrivere i versi.

Non ci sarà più il ritorno

le pietre hanno bucato il mio corpo

il vento ha travolto il sentimento

e non hai capito

negli addii quanto ti amavo.

E non sai

e non sai

che dopo i versi

dopo i versi

dopo i versi vado lontana.

LA COMMEDIA E’ FINITA

 

Ci sentivamo soli

era un gioco

ma i giorni non avevano più

l’odore della morte

e, posando il mio capo sul tuo petto

ho lasciato il mio corpo.

Ho ascoltato stupita il richiamo

frenetico

impulsivo

e l’innocenza

nella notte senza tempo

ha sciolto le catene.

Le mani ora si allontanano

e il tuo volto cade nell’oscurità.

L’urlo

vivo di solitudine

relitto nell’ombra

soffiato dal vento

spaventato dalla tempesta

vaga senza confini

e i sussurri,

il desiderio

la passione

sono smarriti

mascherati

muti

soli

e mentono silenziosi

mentre cala il sipario

su questo palcoscenico

dove attori di noi stessi

abbiamo recitato la parte

scritta nella commedia

piena di menzogne

di perversi profumi

e di vite tradite.

Ma, la commedia è finita.

COMUNICATO STAMPA

 

Il 23 ottobre 2024, dalle ore 17,00 alle 18,30, nelle aule della U.T.E. “Università Terza Età” di Milano – Via Carcano – Angolo Via Pezzotti – Parrocchia Santi 4 Evangelisti,  il libro “PRINCIPIA-Il prezzo della libertà”  di Principia Bruna Rosco.

Modererà il Rettore dell’Università Anna Maria Cipolla.

Interverrà il prof. Maurizio Bossi.                                                       

 

Questa autobiografia “PRINCIPIA- Il prezzo della libertà”, l’autrice la inizia con il canto 26 dell’Inferno di Dante Alighieri, tra i più significativi della Divina Commedia:

 

Considerate la vostra semenza

fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e canoscenza.

 

Con questi versi la Rosco ha risposto alla richiesta del Prof. Maurizio Bossi di scrivere qualche pensiero su Dante e Divina Commedia sulla chat del Circolo Piri Piri, in occasione della ricorrenza  del settecentenario della morte del sommo Poeta.  Questa richiesta è stata la scintilla per iniziare a scrivere la sua storia, raccontando la verità della sua vita partendo dalla sua nascita e come la sua sconfinata sete di conoscenza l’ha guidata a sfidare i limiti imposti dalla sua condizione sociale. Infatti, non si è lasciata vincere dalle convenzioni e non si è lasciata soltanto vivere, ma ha lottato per affermare la sua persona, anche come artista.

Inoltre, ha voluto dimostrare come le difficoltà e il dolore possano essere superati se vengono affrontati con coraggio e tenacia. Con questa certezza ha cercato di scrivere la verità della sua esistenza, combattendo anche con la sua memoria che ora, come lei afferma, all’età di ottant’anni inizia ad essere sfumata.

È un libro che parla di lei e della sua drammatica e contemporaneamente meravigliosa vita sempre alla ricerca della libertà che solo la cultura le avrebbe potuto dare. Certo, il prezzo l’ha pagato attraverso molti sacrifici sempre cercando di superare i suoi limiti per non far morire la sua anima.

In questo libro ha sentito il bisogno di esprimersi anche verso le Forze Armate per averla “accolta” nella loro “famiglia” per le quali ha scritto diverse centinaia di articoli con la consapevolezza di dare un’immagine positiva di questo Mondo a molti lontano e quasi sconosciuto.

La Rosco non ha voluto lasciare ai posteri uno scritto solo pieno della sua arte, ma l’ha riempito di ricordi e di amici e, soprattutto, descrive come ha affrontato la sua malattia rara grazie alla scienza medica e attraverso il potere salvifico dell’amore. Essere amata dal marito, dai figli, dai nipoti e dagli amici per lei è stato un grande sostegno per giungere alla remissione della malattia.

Sono pagine che parlano dell’amata Basilicata, sua Terra natia, che nel 2017 l’ha onorata della cittadinanza onoraria; dei luoghi meravigliosi dell’Abruzzo, Regione di origine del marito, dove ha potuto esprimere la sua arte dipingendo le montagne, i fiumi e i laghi; parla della Lombardia, soprattutto di Milano, che lei definisce la sua “grande mamma” perché l’ha accolta nel suo “grembo” nutrendola di un contesto a lei affine, dandole il successo da lei sognato.

Ha raccontato il suo passato e il suo presente e, nonostante i suoi ottant’anni parla anche del suo futuro, perché la forza della vita ha prevalso su tutto.

Infatti, come dice suo nipote Yari, giovanissimo laureato in comunicazione ed esperto d’arte, lei è una Fenice risorta dalle sue proprie ceneri, ha dato vita alla nuova Fenice nell’immortalità dello spirito sempre e più forte di prima.

Scrivendo questa sua autobiografia, la Rosco ha dimostrato coraggio perché non è stato facile aprirsi nella libertà della verità. Ciò che la rincuora è la certezza di aver raccontato la sua storia di arte e di vita, dando prova di tutto quanto con immagini, fatti e nomi delle persone che hanno animato la sua esistenza.

 

                                                                         Anna Maria Cipolla

                                                                                Rettore U.T.E.

 

 

P.S.:

Prenotazioni in presenza fino a esaurimento posti.

Attraverso meeting virtuale su piattaforma ZOOM - richiedere link principiarosco@gmail.com

tel. autrice 338.6881878 –

                                                                       

                                      

                              QUALCHE FRASE DELLE PREFAZIONI

 

Generale D. (c) dei Carabinieri Basilio Viola - Cav. Uff. Basilio dr. Viola

È un libro che parla di lei e della sua drammatica e contemporaneamente meravigliosa vita e di come ha voluto fortemente conquistarsi la libertà. “Il prezzo della libertà” lo ha pagato senza mai recriminare sul dolore che alcune volte ha subito e che, senza alcun dubbio, ha metabolizzato e trasformato in positivo. Infatti, parecchie volte si è sentita un’aquila dalle ali tarpate, ma poi il coraggio gliene ha fatte rispuntare di nuove per superare i momenti difficili.

Attraverso la cultura, acquisita in parte sui libri e in parte rubando dalla cultura altrui, ha voluto accedere al mondo dell’arte sotto tutte le forme per affrontare una nuova crescita, cercando attraverso “il coraggio della dignità” e “la forza dell’umiltà” di rimanere in piedi nella sua vita non sempre bella.

                                                                                  

Generale D.(c) Esercito Militare Lombardia Camillo de Milato- Presidente dell'Osservatorio Metropolitano di Milano e dell'Associazione Regionale Pugliesi di Milano.

La vita ha un vero significato solo se si è persone libere.

Principia Bruna Rosco ha voluto “pagare un prezzo” per sentirsi veramente libera. Quello di mettere a nudo la sua anima. Trasmettere le sue storie di vita vissuta, le sue passioni, le sue paure, i suoi sogni. Facendo questo, Principia ci lascia una testimonianza pura, anzi un dono. La sua conoscenza diventa per noi riconoscenza, perché la sua umanità entra in noi con dolcezza, con sentimenti toccanti, che ci portano a riflessioni di consapevolezza, che ci guidano ad analisi chiare, ma tutte positive.

 

Generale D. (c) Samuele Valentino - medico e scrittore –

Tra poesie, quadri, romanzi hai fatto salire il tuo grido di dolore, l’esplosione della tua gioia e del tuo amore in senso lato, la capacità di ascolto, la ribellione, la religiosità tormentata. E tra Bibbia e Divina Commedia cerchi e scegli i passi che accompagnano la tua storia, una storia che passa dall’inferno al paradiso attraverso il filtro magico dell’amore di moglie, di madre, di nonna, di amica. Una storia mai stanca di guardare indietro ma che sa lanciare un ponte verso la raggiunta serenità e il domani. Una storia che lascia traccia in tutti quelli che la leggono e che rafforza l’amicizia e l’affetto di chi ti è amico.

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