Dal 2005 al 2010

​​​​​​​Accademia Belle Arti Brera
“IL CONCRETO DELL’ASTRATTO”
Università UNITRE-MILANO di Via San Calocero n.16 – Milano
di
Principia Bruna Rosco e Marcello Pirro.
L’UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’ “UNITRE-MILANO”
dal 4 dicembre all’8 dicembre 2010
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Presentano il giornalista Roberto Bonin e la scrittrice Tiziana Cera Rosco.
Interverrà il prof. Silvio Bolognini, Preside dell’Università delle Tre Età UNITRE-MILANO.
Presentazione dell’Associazione Socio Culturale Artistica “IL VOLANO” – Presidente: Principia Bruna Rosco.
Interverrà il Generale di Brigata Camillo de Milato, Comandante Militare Esercito Lombardia, Presidente Onorario dell’Associazione IL VOLANO.
PERSONALITA’ DI PRINCIPIA BRUNA ROSCO
“Principia Bruna Rosco - nata in Lucania, vive e lavora in Lombardia e in Abruzzo - nel Parco Nazionale d'Abruzzo.
E‟ annoverata come una delle figure più interessanti del panorama artistico- culturale contemporaneo mondiale – afferma il giornalista Roberto Bonin - nelle sue ultime opere ella esprime con l'astratto la sintesi formale delle azioni dell'uomo e i suoi fenomeni visivi, dove
impera la sua immaginazione, ma contemporaneamente non tradisce l'ardore per la sua arte inserita nell'espressionismo. In queste ultime opere ha introdotto i metalli liberando il gesto a tutto campo su tele e altri materiali, in aggressivi assiemi di forte suggestione, producendo, così, fenomeni mutevoli e dinamici dove lo spazio cambia ed entra nel segno dell'Arte Contemporanea. Di conseguenza, questa pittrice, che è anche scultrice, romanziera, poeta e giornalista, ha la forza propulsiva che tocca l'essenza dell'arte, è un composto operoso appassionato che da vita alla vita, immortalando opere e scritture dove emerge la misteriosa manifestazione della sua anima legata alla Verità”.
“L'Artista Principia Bruna Rosco - afferma la scrittrice-poetessa Tiziana Cera Rosco – non esaurirà mai la sua eccezionale potenzialità che è fonte di continua ispirazione creativa. Dalla straordinaria complessità e ricchezza di una tematica complicata come quella dell'Arte Contemporanea emerge la sua esistenza rocciosa, bellica, gaia, densa di messaggi analitici e penetranti. Le sue opere sono genialmente provocatorie, e la sua effervescente fantasia, unitamente ad un carattere duro e tenace, proprio delle sue origini lucane, ci permettono di vedere tutta la trasparenza della sua verità e l'evoluzione consapevole di un artista in cui il temperamento ha segnato la vita totalmente immersa nell'arte. Lungo il viaggio della sua fantasia ha incontrato la cosa più bella: il mistero che è la fonte della vera arte che coincide con l'onda d'urto del successo che sta cavalcano allo scopo di un'ulteriore crescita. Le sue opere sono presenti nei musei di tutto il mondo”.​​










BENEMERENA PIETRA LIGURE







Mercoledì 21 luglio 2010 Fiori in libertà
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La pittrice-scrittrice Principia Bruna Rosco, d’origine lucana, vive e lavora tra Milano e Barrea nel Parco Nazionale d’Abruzzo e, come di consuetudine, nel periodo dal 24 luglio al 5 settembre 2010, con orari dalle 10,00-12,30 e 16,30-20,00, presso la Galleria “Il Mammarino” di Barrea, ripropone una Mostra di Pittura con opere ricche di colore che trovano vigore nei linguaggi artistici dell’espressionismo materico, forma d'arte diretta che tocca le corde più profonde del nostro essere.
Si tratta di una splendida occasione per ammirare opere di un’artista internazionale dai ricchi contenuti e robuste prospettive che aprono una finestra sul mondo e ampliano i propri orizzonti, ma anche per accrescere contestualmente legami ed amicizie, creare un vero "ponte culturale" per condividere passioni ed interessi che sviluppano il futuro dell’Arte.
L’Abruzzo è una Regione ricca di cultura, musica, natura e storia ed è diventata un punto di riferimento importante per tutti gli artisti italiani impegnati su più piani culturali. A tal fine, il Comune di Barrea ha tacitamente sottoscritto un rapporto di cooperazione artistica con la pittrice-scrittrice Principia Bruna Rosco, consolidando una sincera amicizia che ha rafforzato un’iniziativa che dura da circa trent’anni e che ha tracciato un ponte ideale per un dialogo creativo fra le Regioni. Principia Bruna Rosco, pertanto, è un’artista che prosegue nel suo impegno di sensibilizzazione per favorire le relazioni culturali e sociali al fine di contribuire alla pace ed allo sviluppo di relazione fra i popoli. In un secolo dove il mondo ha risposto all’esplosione culturale abbattendo le barriere territoriali, lei ha preso lo spunto per diffondere un patrimonio di conoscenze internazionale, diventando un punto di riferimento importante per tutti gli artisti senza, peraltro, trascurare le attività di carattere sociale, dove è perennemente impegnata a promuovere mostre di beneficienza per Telethon, l’AIFO, l’AIDO e altre istituzioni che riguardano la ricerca scientifica.
Principia Bruna Rosco fa parte di varie prestigiose Associazioni artistiche come “D’Arte e D’Artisti” di Milano e nel campo del sociale come l’Associazione Socio Culturale di Cesano Boscone (Milano). Inizia a dipingere giovanissima negli studi dei maestri Schifano e Brindisi con i quali sviluppa una notevole affinità artistica. Abbeverata della pittura di questi grandi maestri, nel corso degli anni ha saputo "stravolgere" ed inventare un modo del tutto personale ed originale di fare arte. Nel 1971 approda alle famose opere a carattere concettuale conferendo alle stesse profondità e matericità. Le opere sono prevalentemente tele di notevoli dimensioni, dipinte con grandi gesti, dove il pigmento allo stato puro viene esaltato dal colore che viene usato come mezzo espressivo, diventando, alle volte, inquietante. Il nuovo millennio segna per l’artista anche l’incontro con la scrittura e con la pubblicazione di diversi libri, tra questi: le poesie “Vorrei” e “Conoscere il Vento” editati dalla OTMA Edizioni di Milano e i romanzi “Petra - La Donna del Vento” e “La Ragione del Destino” editati dalla GRECO & GRECO di Milano. Fra qualche settimana verrà pubblicato il prossimo romanzo “L’incursore”.
Fiori in libertà. Principia Bruna Rosco
Galleria Il Mammarino , Barrea (AQ)
Date: dal 24 luglio al 5 settembre 2010
Orari: dalle 10.00-12.30 e 16.30-20.00

LA VOCE DEL QUARTIERE DI NAPOLI
Anno 2008
E' TERMINATA LA MOSTRA DI PITTURA
PRESENTAZIONE DEL LIBRO "LA RAGIONE DEL DESTINO"​
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La manifestazione artistica è stata tenuta in concomitanza della consueta serata che si tiene più volte all’anno con lo scopo di consolidare il rapporto tra l’Istituto e le famiglie.
È appena terminata la mostra di pittura e la presentazione del nuovo romanzo di Principia Bruna Rosco - curate e seguite da Padre Emidio Sansone - che si sono tenute nel prestigioso Istituto BIANCHI dei Padri Barnabiti in Piazza Montesanto, 25 – nel cuore di Napoli di cui il Padre fa parte. La presenza dei Barnabiti a Napoli risale agli inizi del secolo XVII. L’Istituto Bianchi, si riconosce e trova la sua identità nella plurisecolare tradizione culturale ed educativa dei Padri Barnabiti, i quali, da sempre, affermano i principi della tradizione cattolica. Si può facilmente dedurre l’importanza dell’opera educativa dei Padri Barnabiti a cui le famiglie napoletane affidano i propri figli per l’istruzione e la formazione. Infatti, all’Istituto Bianchi devono la loro formazione numerosi professionisti di grande rilievo ( medici, magistrati, avvocati, docenti… ) che esercitano a Napoli e in altre parti del nostro paese la loro professione. I risultati conseguiti rappresentano per gli educatori uno stimolo a fare di più e meglio nella riproposizione di contenuti formativi, umani e cristiani, maggiormente idonei ad accompagnare il cammino dell’uomo. Cammino che si annuncia così carico di novità e di promesse, ma anche di incertezze e ostacoli da superare con intelligenza e cultura, per affermarsi con competenza nel mondo del lavoro e delle professioni.
Sia la Mostra di Pittura che il romanzo La Ragione del Destino di Principia Bruna Rosco sono stati presentati dal sociologo-giornalista Alfredo Stella il quale, nei confronti dell’artista, si è così espresso: "La storia si dipana in un contesto storico campano, ma anche mondiale. Nello scontro tra Servizi Segreti e la Camorra, ci sono le riflessioni di Petra, la protagonista del romanzo, che pongono importanti questioni filosofiche sulla "ripetibilità" della vita e portano alla conclusione che solo la Fede ci salva. L'uso del campano in alcune pagine del romanzo è stata una scelta da lei desiderata e necessaria per esprimere il senso della narrazione veritiera e vissuta, dove prevalgono i dialoghi, regalandoci così meravigliosi spaccati di campanità. Per quanto riguarda la pittura – continua il giornalista – questo Istituto ha ospitato una delle più interessanti esponenti della corrente espressionista astratta! La Rosco è costantemente spinta alla ricerca del nuovo; conferma, perciò, che le sue opere - essenziali - sono punti di riferimento delle attuali correnti contemporanee".
La manifestazione artistica è stata tenuta in concomitanza della consueta serata che si tiene, alcune volte all’anno, con lo scopo di consolidare il rapporto tra l’Istituto e le famiglie. Durante la serata, il Preside e Rettore dell’Istituto Bianchi, Padre Giovanni Buonomano, insieme ai vari organi dell’Istituto, ha proposto le attività di tipo scolastiche e ricreative da intraprendere e portare avanti nel corso dell’anno appena iniziato ed eventualmente in futuro.
Affinché mi potesse essere chiaro questo concetto, chiedo al Preside Padre Buonomano di concedermi una piccola intervista.
Padre, significa che vi avvalete anche dei genitori dei ragazzi per realizzare pienamente il vostro iter scolastico? "Certo. Il tutto è finalizzato ad una crescita integrale. I genitori, che scelgono per i propri figli la scuola cattolica, sono, in prima istanza, consapevoli di seguire con i docenti un percorso formativo focalizzato sull’uomo e la sua esplorazione dei "perché" della vita, della ragione e della fede. Inoltre si sottolinea il legame con la tradizione cristiana sulla scia del messaggio evangelico aprendosi anche alle altre culture, religioni ed etnie alla scopo di creare la vera socializzazione basata sul rispetto delle idee e delle persone".
Quindi, è la formazione integrale della persona? "Sì, questa è al centro del progetto educativo dell’Istituto. Come le dicevo prima, l’ispirazione cristiana dà al progetto una caratterizzazione sua propria, e le finalità educative dell’Istituto si realizzano in una proposta che interessa la formazione umana, sociale, religiosa e culturale degli allievi. La proposta di valori come la giustizia, l’onestà, l’amicizia, il lavoro, l’ordine, la famiglia costituiscono i principi di riferimento della formazione umana che s’intende trasfondere".
Qual è lo scopo della formazione civile e l’apertura dell’uomo alla società? "Con essa si tende ad abituare gli allievi a vivere correttamente nella società, accettandone le regole della convivenza, aprendosi alle problematiche dell’ambiente, con la conoscenza dei fenomeni degenerativi della società stessa (delinquenza organizzata, razzismo, intolleranza, integralismo) e proponendo la solidarietà come valore fondamentale della convivenza umana".
Come s’intende la formazione religiosa? "Come completamento di ogni formazione umana. Su queste basi esce rafforzata la stessa formazione culturale proposta".
E qual è lo scopo? "E’ quello di creare, rafforzare e consolidare le basi dell’apprendimento con riferimento al raggiungimento degli obiettivi cognitivi, emotivi, affettivi, etici e relazionali, propri di ogni grado di scuola".
Da dove parte il ciclo di studi proposti? "Dalla scuola Primaria, passando per la Secondaria di Primo grado fino ad arrivare alla scuola Secondaria di secondo grado (liceo classico e scientifico). L’Istituto comprensivo, quale è il nostro, consente ai docenti di portare avanti un progetto culturale completo, riletto nell’ottica contemporanea della scienza dell’educazione".
Quindi è aperto alle innovazioni, alle sperimentazioni ed agli aggiornamenti? "Certo. L’Istituto nella formazione culturale fa riferimento ad una tradizione che conserva il meglio del passato, ma confrontandosi con il nuovo sapere e le modalità dell’insegnamento, il nuovo dà la misura della capacità della proposta educativa di essere valida e attuale".
Padre, all’interno dell’Istituto esistono anche delle Associazioni? "Si. Esistono due Associazioni legate alle istituzioni del Bianchi: c’è l’Associazione Ex-alunni di lunga tradizione e per i più giovani, presieduta dalla giovane ed attiva dott.ssa Francesca Imperatore e c’è l’Associazione AGeSC - Associazione Genitori Scuole Cattoliche - ai fini della Promozione Sociale, riconosciuta dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e dal Ministero della Pubblica Istruzione, il cui Presidente è il dott. Pietro Martignetti, ex alunno del Bianchi, valido collaboratore nelle varie attività dell’Istituto".
Qual è lo scopo dell’’AGeSC? "E’ uno "strumento" che i genitori delle Scuole Cattoliche si sono dati per aiutarsi ad approfondire i rapporti con la scuola, con la religione cattolica e con la società, teso alla realizzazione di quella "comunità educante" che è la sola condizione possibile per concretizzare un autentico processo educativo".
Mi scusi Padre, esiste anche un Consiglio di Istituto? "Esiste ed è presieduto dal dott. Antonio Corcione, anche lui ex e padre di alunni dello stesso Istituto. Il contributo fattivo del Presidente è altamente apprezzato sia dagli altri Organi Collegiali e sia dalla stessa Comunità dei Padri".
Padre, questo Istituto viene utilizzato anche per altri fini? "Siccome è sito in una zona centrale e facilmente raggiungibile, esso viene utilizzato per incontri scolastici a livello locale, regionale… ed altro".
Quali sono i Padri di cui è composto questo Istituto? "Da me medesimo, Preside e Rettore, Padre Giovanni Buonomano, dal vicario Padre Emidio Sansone, dal Padre Aldo Tell Vicepreside ed i Padri Paolo Terenzio, Carlo Giove, Michele Morgillo. Ci sono, inoltre, anche i Padri della chiesa di Caravaggio (P. zza Dante - Napoli ) Domenico Paladino, Pasquale De Nittis e Vincenzo Posillico, anche essi parte della Comunità".
Infine, Padre, cosa mi dice della pittrice-scrittrice Principia Bruna Rosco? "Cosa importante da dirsi è quella che la sua arte non l’ha imprigionata in un’unica direzione. Le sue opere pittoriche e i suo romanzi hanno una trama unica e libera che esalta i temi filosofici, storici e letterari di alto valore etico, attraverso i quali ella dà rilievo alla sua personalità dove affiora così una ricchezza artistica straordinariamente varia dalla quale emerge il concetto di donna che assume spessore e vigore sia nella pittura che nella scrittura. Il romanzo "La Ragione del Destino" che ha presentato, è legato ad una tenace fede in Dio. Con la sua etica morale nell’ambito pittorico e letterario, la Rosco genera un importante senso del vivere del tutto personale verso una più vera comprensione e applicazione della vita orientata nel sociale. In esso testimonia la spaventosa e disumana realtà dei campani i quali, attraverso la Fede, emergono dal fondo della sofferenza e dal baratro di ogni cosa. Questo è quanto ho desunto dalla trama del romanzo, che è molto più complesso".
Nella serata, la manifestazione è stata allietata e terminata con una gustosa cena a base di pasta e fagioli e da ciò che hanno portato i genitori dei ragazzi.
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Ciro Pollice
