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VORREI...
Ed. Otma

Dipinto "Il viaggio" di Principia Bruna Rosco
Copertina "Vorrei" di Principia Bruna Rosco

Sottolineiamo per tutte le poesie qui pubblicate lo stile letterario a rime vivaci e concise. L'autrice rivela una capacità compositiva e interpretativa fatta di concetti manifestati in modo conciso ma essenziale, una caratteristica, questa, che ben si addice agli stilemi moderni della letteratura, evidenziando intuizione e abilità espressiva lodevoli.

A ciò si aggiunge la chiarezza del suo pensiero che si "snoda" in maniera logica e coerente, senza autocompiacimenti di "ritorni inutili e superflui, che tornerebbero a danno della scioltezza d'insieme, e mantenendo così in modo costante un ritmo che sa di giuste cadenze. Oltre a questi aspetti, che potremo definire "estetici", sottolineiamo i valori concettuali messi in risalto dalle poesie qui pubblicate. Si tratta, come già accennato, dei valori fondamentali dell'uomo, per i quali vale la pena vivere perché intrisi d'amore, di gioia, di positivi ideali e, anche, di sofferenza e di dolore.

Ma questa è la realtà del "nostro" umanesimo. E noi siamo sinceramente grati a Principia Bruna Rosco per averceli proposti a meditazione.

Lino Lazzari - Capo Redattore Eco di Bergamo

VORREI...

Vorrei possedere la libertà

per andare incontro alla vita.

Vorrei non mendicare un sogno

che mi doni la speranza.

Vorrei morire pensando che ci sarà il ritorno. Vorrei non temere la vita

quando il sole non c'è.

Vorrei accettare il dolore

che mi farà coraggiosa.

Vorrei amare le mie notti

spese a combattere il desiderio.

Vorrei sentire la voce del silenzio

che mi porta le parole di una passione.

Vorrei partire ebbra d'amore

che mi ridoni il senso della parola vivere.

Vorrei trafiggere il vento

che eccita i pensieri della mia adolescenza.

Vorrei sconfiggere il mostro

che mi riserva i giorni senza valore.

Vorrei ripudiare la coscienza

per non conoscere la vergogna di un'illecita verità. vorrei rinascere immortale

quando ci sarà il giorno del giudizio.

Vorrei cancellare la memoria

quando mi strugge il pensiero.

Vorrei adulare la speranza

che scioglie la paura del domani.

Vorrei che il tempo della pietà

cancelli l'indifferenza del carnefice.

Vorrei che il fantasma del destino

venga sepolto nel più lontano dei cimiteri.

Vorrei essere una cometa

che sull'onda del vento va incontro alla libertà. Vorrei...

Vorrei...

Vorrei....

LA SECONDA VITA

Ho vissuto

la prima vita

intensa

completa

e, forse

sapevo già

che tutto sarebbe finito.

Ero lontana

al di là di tutti

nel viaggio

pieno di solitudine

e, dopo

nella mente

la tua immagine

era li tra la gente

a cercarmi fra i tanti volti,

era lì

davanti alle vetrine

a guardare le miriadi di cose,

era lì

sotto un'insegna

a leggere un libro,

era lì

con l'allegria

l'evanescenza

e le parole

che non bastano più.

E, crederò

quando sarai qui

ad esprimere quell'avidità

quel desiderio reale

di sogni

di viaggi

di corpi

e allora vivrò

la seconda vita.

Sono lontana

sono in viaggio

e, forse

sapevo già

di essere attesa.

LE ALI TARPATE

E' faticoso

essere aquila 

ed avere le ali tarpate. 

Il cammino è crudele

supplico la fine d

i un doloroso travaglio.

La voce arriva

e segna il mio volto

di vorticosi rigagnoli

frantumati e sparsi

sul vestito della festa.

Sono in viaggio

l'istinto risarcisce l'amore

e non inganno più me stessa

coi mille belletti.

Sono un'aquila voglio volare

dove l'eco della tua voce

mi giungerà tutti i giorni

tutti gli istanti

senza più chiedermi il perché

di questo amore

che resterà sempre all'ombra.

Imbocco l'ultima strada

dove mi aspetta la consegna

di un amore non vissuto

nato di te

legato al mio

e, con ali immaginarie

volo sul mio passato

ma è tardi

è tardi per tornare indietro.

ERA TE CHE VOLEVO

Era te che volevo

ed ho sfidato il destino.

Era te che volevo

ed ho sedotto la libertà.

Era te che volevo

ed ho dipinto l'illusione.

Ti amavo.

Tutto è finito.

Il passato non ritorna

il silenzio custodirà il segreto

la memoria ruberà il ricordo

l'eco mi porterà la voce

ma

ora

rendo il mio tempo

al mio pensiero d'artista

che rigenera la mia capacità di creare

per non diventare burattino

per non tarpare le ali dell'aquila

per uccidere la donna che tu hai generato

e assopire il dolore

e cancellare il trucco dal mio viso

e ritornare a sfiorare la speranza

che mi porta il profumo di te

che mi parla di un amore caldo

che vorticosamente travolge

immortala

ferma il tempo

d'improvviso muta la vita

e poi fugge

tra le ombre

i silenzi

e va lontano

solo

verso una terra senza confini

navigando in un mare in burrasca

pieno di tempeste

senza la certezza del ritorno

e poi cancellarlo

e far finta di dimenticare

di essere felice

crudelmente viva

e svettare

svettare sulla mia arte

ma

era te che volevo

era te che volevo.

COMUNICATO STAMPA

 

Il 23 ottobre 2024, dalle ore 17,00 alle 18,30, nelle aule della U.T.E. “Università Terza Età” di Milano – Via Carcano – Angolo Via Pezzotti – Parrocchia Santi 4 Evangelisti,  il libro “PRINCIPIA-Il prezzo della libertà”  di Principia Bruna Rosco.

Modererà il Rettore dell’Università Anna Maria Cipolla.

Interverrà il prof. Maurizio Bossi.                                                       

 

Questa autobiografia “PRINCIPIA- Il prezzo della libertà”, l’autrice la inizia con il canto 26 dell’Inferno di Dante Alighieri, tra i più significativi della Divina Commedia:

 

Considerate la vostra semenza

fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e canoscenza.

 

Con questi versi la Rosco ha risposto alla richiesta del Prof. Maurizio Bossi di scrivere qualche pensiero su Dante e Divina Commedia sulla chat del Circolo Piri Piri, in occasione della ricorrenza  del settecentenario della morte del sommo Poeta.  Questa richiesta è stata la scintilla per iniziare a scrivere la sua storia, raccontando la verità della sua vita partendo dalla sua nascita e come la sua sconfinata sete di conoscenza l’ha guidata a sfidare i limiti imposti dalla sua condizione sociale. Infatti, non si è lasciata vincere dalle convenzioni e non si è lasciata soltanto vivere, ma ha lottato per affermare la sua persona, anche come artista.

Inoltre, ha voluto dimostrare come le difficoltà e il dolore possano essere superati se vengono affrontati con coraggio e tenacia. Con questa certezza ha cercato di scrivere la verità della sua esistenza, combattendo anche con la sua memoria che ora, come lei afferma, all’età di ottant’anni inizia ad essere sfumata.

È un libro che parla di lei e della sua drammatica e contemporaneamente meravigliosa vita sempre alla ricerca della libertà che solo la cultura le avrebbe potuto dare. Certo, il prezzo l’ha pagato attraverso molti sacrifici sempre cercando di superare i suoi limiti per non far morire la sua anima.

In questo libro ha sentito il bisogno di esprimersi anche verso le Forze Armate per averla “accolta” nella loro “famiglia” per le quali ha scritto diverse centinaia di articoli con la consapevolezza di dare un’immagine positiva di questo Mondo a molti lontano e quasi sconosciuto.

La Rosco non ha voluto lasciare ai posteri uno scritto solo pieno della sua arte, ma l’ha riempito di ricordi e di amici e, soprattutto, descrive come ha affrontato la sua malattia rara grazie alla scienza medica e attraverso il potere salvifico dell’amore. Essere amata dal marito, dai figli, dai nipoti e dagli amici per lei è stato un grande sostegno per giungere alla remissione della malattia.

Sono pagine che parlano dell’amata Basilicata, sua Terra natia, che nel 2017 l’ha onorata della cittadinanza onoraria; dei luoghi meravigliosi dell’Abruzzo, Regione di origine del marito, dove ha potuto esprimere la sua arte dipingendo le montagne, i fiumi e i laghi; parla della Lombardia, soprattutto di Milano, che lei definisce la sua “grande mamma” perché l’ha accolta nel suo “grembo” nutrendola di un contesto a lei affine, dandole il successo da lei sognato.

Ha raccontato il suo passato e il suo presente e, nonostante i suoi ottant’anni parla anche del suo futuro, perché la forza della vita ha prevalso su tutto.

Infatti, come dice suo nipote Yari, giovanissimo laureato in comunicazione ed esperto d’arte, lei è una Fenice risorta dalle sue proprie ceneri, ha dato vita alla nuova Fenice nell’immortalità dello spirito sempre e più forte di prima.

Scrivendo questa sua autobiografia, la Rosco ha dimostrato coraggio perché non è stato facile aprirsi nella libertà della verità. Ciò che la rincuora è la certezza di aver raccontato la sua storia di arte e di vita, dando prova di tutto quanto con immagini, fatti e nomi delle persone che hanno animato la sua esistenza.

 

                                                                         Anna Maria Cipolla

                                                                                Rettore U.T.E.

 

 

P.S.:

Prenotazioni in presenza fino a esaurimento posti.

Attraverso meeting virtuale su piattaforma ZOOM - richiedere link principiarosco@gmail.com

tel. autrice 338.6881878 –

                                                                       

                                      

                              QUALCHE FRASE DELLE PREFAZIONI

 

Generale D. (c) dei Carabinieri Basilio Viola - Cav. Uff. Basilio dr. Viola

È un libro che parla di lei e della sua drammatica e contemporaneamente meravigliosa vita e di come ha voluto fortemente conquistarsi la libertà. “Il prezzo della libertà” lo ha pagato senza mai recriminare sul dolore che alcune volte ha subito e che, senza alcun dubbio, ha metabolizzato e trasformato in positivo. Infatti, parecchie volte si è sentita un’aquila dalle ali tarpate, ma poi il coraggio gliene ha fatte rispuntare di nuove per superare i momenti difficili.

Attraverso la cultura, acquisita in parte sui libri e in parte rubando dalla cultura altrui, ha voluto accedere al mondo dell’arte sotto tutte le forme per affrontare una nuova crescita, cercando attraverso “il coraggio della dignità” e “la forza dell’umiltà” di rimanere in piedi nella sua vita non sempre bella.

                                                                                  

Generale D.(c) Esercito Militare Lombardia Camillo de Milato- Presidente dell'Osservatorio Metropolitano di Milano e dell'Associazione Regionale Pugliesi di Milano.

La vita ha un vero significato solo se si è persone libere.

Principia Bruna Rosco ha voluto “pagare un prezzo” per sentirsi veramente libera. Quello di mettere a nudo la sua anima. Trasmettere le sue storie di vita vissuta, le sue passioni, le sue paure, i suoi sogni. Facendo questo, Principia ci lascia una testimonianza pura, anzi un dono. La sua conoscenza diventa per noi riconoscenza, perché la sua umanità entra in noi con dolcezza, con sentimenti toccanti, che ci portano a riflessioni di consapevolezza, che ci guidano ad analisi chiare, ma tutte positive.

 

Generale D. (c) Samuele Valentino - medico e scrittore –

Tra poesie, quadri, romanzi hai fatto salire il tuo grido di dolore, l’esplosione della tua gioia e del tuo amore in senso lato, la capacità di ascolto, la ribellione, la religiosità tormentata. E tra Bibbia e Divina Commedia cerchi e scegli i passi che accompagnano la tua storia, una storia che passa dall’inferno al paradiso attraverso il filtro magico dell’amore di moglie, di madre, di nonna, di amica. Una storia mai stanca di guardare indietro ma che sa lanciare un ponte verso la raggiunta serenità e il domani. Una storia che lascia traccia in tutti quelli che la leggono e che rafforza l’amicizia e l’affetto di chi ti è amico.

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